Mi stava davvero sulle balle. Quando mi parlava non stavo nemmeno a sentirlo.
- Ma siete mai andati a Parigi?
Non ce la feci e gli dissi:
- Io sono andato a Parigi che tu stavi ancora a poppare il latte di mammuccia.
- Esagerato, come al solito.
Mi faceva innervosire e basta, così, come al solito, non gli risposi più.
Voleva dirmi qualcosa di brutto e come al solito la prendeva alla lontana.
- E se sai dov'è Parigi perchè la tua tipa ci è andata da sola?
- La mia tipa?
- Già la Tea, non ci stai più insieme? Che peccato, una figona come lei. Ci hai perso molto... Lei nulla...
Io mi alzai dal letto e gli dissi a muso duro:
- Ma che minchia stai dicendo?
- Ah, vedo con piacere che non ne sai niente.
- Perchè tu che ne sai?
- Abbastanza. E' andata a Parigi e tu non l'hai accompagnata.
Io allora mi rivestii e misi le mie 3 cose nella mia valigia. Non sarei stato un minuto di più compagno di camera di un bastardo di quella portata.
- Sono andati con le femministe del collegio di via Modena a raccogliere qualche bel fiore del male del grande Baudelaire. - disse e si mise a ridere.
- Chi si innamora è sempre un idiota. - disse ancora.
Io me ne andai senza dirgli più niente.
Gli innamorati idioti. Forse aveva ragione, come tutti i più grossi bastardi. Comunque lui andava avanti a smanettamenti e non credo che fosse così furbo come voleva dare a intendere.
GD ANGELILLO
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mercoledì 25 aprile 2012
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