La modella di Baudelaire, le avevamo dedicato almeno 50 raccolte di poesie maledette, tutti noi vecchi bonzi della pensione Buon Ritiro, gestito da una signora dei gabinetti, perchè la padrona era sempre in Friuli a far svernare la sua dannata sciatica.
Si poteva sentirla fino a notte fonda adescare clienti alla buona e mettersi a lavare le sue mutande di pizzo pregiato per l'arrivo di un nuovo buzzurro di periferia. E il rubinetto che scrosciava e la luce a intermittenza del suo lume paraerotico, che chissà per quale maleficio non si fulminava mai. E la porta che sbatteva e frusciava a seconda della mancia dell'avventicolo.
Quel palazzo fatiscente era una piazza di morti da qualsiasi punto di vista ti mettevi a considerarlo, sempre cadaveri in giro e anime dannate. Ma tutto quel tramestio di spiriti arrapati ti faceva sentire meno solo in tutto quel vituperio di strade sporche e campi pieni di spazzatura.
- Ehi, Englander. - dissi piano tanto per non farmi sentire dagli altri auslander che ci dormivano vicino.
Ma Englander dormiva della grossa già da mezz'ora. Così lo svegliai.
- EHI, ENGLANDER!
Minchia, svegliai quasi tutti pure, suscitando immediatamente un vespaio di bestemmie e di maleparole.
- Che c'è? T'ha morso una tarantola?
- Andiamo a dare un'occhiata alla modella di Baudelaire?
- Ma sei fuori? E' una troia quella?
- E allora? Non morde mica.
- Magari mordesse soltanto... T'attacca la sifilide se solo le sfiori la bernarda...
Ci rimasi secco.
- Ma che dici?
- Hai capito benissimo! La sifilide! Domani chiedi alla signora dei gabinetti se non mi credi... E ora lasciami dormire per favore...
Gli altri grugnavano, indispettiti.
- Ma non ve le potete fare domani le vostre ragionate del cazzo? Vogliamo dormire noi...
- Maledizione, si dorme qui. Non è mica la balconata per farci i comizi della minchia...
GD ANGELILLO
http://www.books.google.com/
lunedì 23 aprile 2012
LA MODELLA DI BAUDELAIRE
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