Derek Raymond pop art by Soldato Rock (blogspot) |
Comunque si passa tutti da miliardi di alberghi per evitare per qualche giorno il letamaio cronico della nostra casa avvinazzata.
Metropolitani allo sbando a trincare ruhm cubano e caramellati francesi. Mentre tutti ci consigliano di dirottare destino e karma verso lidi più salutari, e di smetterla con la puzza del fiato del nostro più becero qualunquismo di artisti appiedati.
Ci siamo sbandati, diciamo la verità. Siam finiti per cascarci a faccia a terra sulla nostra maledizione d'accatto che ci dirige sempre nel deserto arido del prossimo albergo, dove a sorpresa scopriamo la basilica barocca della nostra più derelitta lussuria. Con un deposito di giornali pornografici come di centomila galere. Eppure eravamo così seri una volta, così pieni di aspettative alte e nobili. Qualcuno di noi amore lo chiamava perfino, esagerando alquanto sia di propositi che di felicità.
Ora abbiamo perso il sonno perfino. E ci crediamo perfino dei criminali. La compagnia degli assassini ci è assicurata comunque dal buon andamento delle cose e dei giorni, come pure quella dei cadaveri.
Di mattina, al solito parecchi despressi, ci accendiamo una sigaretta, così tanto per aiutare le prime luci dell'alba, e ce ne andiamo di sotto come se niente fosse.
- Ci hai dato dentro di brutto stanotte, marpione, non negare. - ci dice il barista, appena alzato e tutto pimpante, a vederci sfatti e malandati.
- Come no? - rispondiamo con la nostra aria di saputi, di vecchi comandanti di lungo corso che ne hanno viste davvero di belle e di brutte, di cotte e di crude, ma quasi tutto a colore nero della notte, così simile a quell'inchiostro che da sempre ci pulsa nelle vene.
GD ANGELILLO
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