mercoledì 18 dicembre 2013

POESIA di Charles Bukowski

POESIA 


Si impara a resistere perché a non resistere 
si mette il mondo nelle loro mani 
e loro sono meno di 
zero. 

resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni 
e meno sono le chance 
più dolce è la 
vittoria. 

si dice che si deve lottare per la propria 
libertà. 
questo lo so. 
solo che non ho lottato contro i giapponesi, gli italiani, i tedeschi 
né i russi 
per la mia libertà. 
ho lottato contro gli americani: i genitori, i cortili di scuola, 
i capi, le donne di strada, gli amici, il sistema stesso. 

non c’è fine, è ovvio, alla lotta. 
nuove avversità arrivano come un treno in orario. 
forse non sarà più il mattino del doposbronza né 
la catena di montaggio in fabbrica 
ma la perfidia, l’inganno e la falsa speranza li 
sostituiscono. 
credo che siamo sotto esame anche mentre 
dormiamo, e spesso diventa tutto così letale 
che possiamo solo esorcizzarlo a risate. 

per resistere ci vuole un po’ di fortuna, un po’ di sapienza 
e un ragionevole senso dell’umorismo 
perché chi ha freddo ha ancora più freddo, 
chi è forte è ancora più forte, 
chi era coraggioso è meno coraggioso e 
noi possiamo soltanto 
meditare sul fatto che 
l’elefante se ne sta silenzioso nella foresta in attesa di morire, 
che gli uomini falliscono ripetutamente ripetutamente 
ripetutamente, 
che il prete dimentica le preghiere, 
che l’amore può trasformarsi in follia, 
o che la pioggia fredda infradicia la tomba 
di Mozart. 
è alla faccia di queste 
e di così tante altre cose che 
alla fine si impara a 
resistere. 

Charles Bukowski 


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