vorrei anche solo sentir la voglia di raccontare la storia di questa bellezza che mi attanaglia il cuore e mi porta sempre fuori porta nel gran bailamme della corsa a perdifiato che ti dirige verso l'amore l'eros la completa nullità del tutto.
ecco questo vorrei prima di tutto e poi fatemi nascere pure. e lasciatemi solo finchè sempre arrivi lei.
e poi posso parlare di tutto quello che volete voi, cari.
nocciole secche, padri in fuga e venute fuori luogo.
due uno zero, la persona si basa troppo sui fatti altrui.
lei si chiama doris e abita in sudtirolo.
un conto mai chiuso e terribilmente riavviabile in qualsiasi momento.
d'altronde la bellezza è sotto diritti come pure le automegabiografie di ognuno di noi. e andare con il tango per tutto il resto della festa.
il manicomio è a cielo aperto e il Natale ci rende tutti buoni salvo se si tratta di rimpinzinarsi la trippa. niente di personale ma a quel punto possono pure saltar fuori le pistole.
racconta, racconta, fratello, poi vedi che qualcosa di buono rimane. magari un avanzo di arrosto o un piatto di SPAGHETTI SCOTTI di ritardo in tavola.
il buco di topo è quello che è e la sporcizia pure. fate quel che volete tanto alla fine arriva il cameriere universale a ripulire tutte le magagne che fate voi. e a fine mese arriva la bolletta della spazzatura che sempre mandate a vostro padre sparito per pagarla.
tigri inglesi vanno dove vogliono loro. e noi pagliacci italiani di dietro a scaricare i sacchi della farina dolce, per fare le torte e poi mangiarcele noi stessi.
ecco lì, di soldi non ne sono rimasti punto. era così anche in pieno rinascimento e ora che siamo con le pezze al culo è anche peggio.
scrivete, scrivete, ragazzi, qualche dritta per tornare a casa vedrete che ci arriva di sicuro.
ma con quale regola?
gd angelillo
lunedì 28 novembre 2011
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